La damnatio memoriae delle opere d’arte pientine

Roggero Roggeri

La damnatio memoriae delle opere
d’arte pientine, il caso unico di un falso
del tardo Ottocento
(Canonica 12)

Per ragioni strane e misteriose che sfuggono alla nostra comprensione, non sono mai state ritrovate testimonianze, derivazioni, disegni preparatori o memorie che rappresentino opere o particolari architettonici della città di Pienza. E’ come se una damnatio memoriae avesse colpito questo splendido borgo subito dopo la morte di Enea Silvio Piccolomini, suo fondatore, e nessuno più volesse ricordare, attraverso copie o altre testimonianze artistiche, la bellezza della città di Pio.

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