CARLO CAINELLI – VIAGGI TOSCANI

MOSTRA di DISEGNI e INCISIONI

Il Centro Studi Pientini, con il patrocinio del Comune di Pienza, propone la mostra di disegni ed incisioni di Carlo Cainelli (1896 – 1925). La mostra si terrà nelle sale della Fabbriceria della Cattedrale dal 15 giugno al 6 luglio. Inaugurazione sabato 15 nella Sala del Consiglio Comunale.

Canonica della Cattedrale, Via del Casello 1 – Pienza
dal 15 giugno al 6 luglio 2019
orario: tutti i giorni 10.00-13.00 | 16.00-18.30
lunedì: 10.00-13.00
INGRESSO LIBERO

INAUGURAZIONE:
Sala del Consiglio del Palazzo Comunale | 15 giugno 2019 | h. 17.00

 

DAL CATALOGO DELLA MOSTRA:
Geografie dello sguardo disegnate ed incise
Elisabetta G. Rizzioli

La riflessione sull’importanza di una geografia dello sguardo toscano elaborata da Carlo Cainelli (1896-1925) che dà vita alla rassegna ostensiva allestita a Pienza nelle sale della Canonica della Cattedrale dal 15 giugno al 6 luglio consta di una quarantina di opere di mano dell’artista roveretano ma fiorentino d’elezione selezionando disegni e incisioni tutti provenienti dalla collezione privata di Carlo Cainelli, nipote omonimo dell’artista. Intesa a rievocare l’originalità della sua produzione grafica turistico-letteraria espletatasi nel biennio 1917-1919 fra Lucca, Pisa, Siena, San Gimignano ed Arezzo dà conto della sua intima e personale storia dell’arte per immagini e sposta l’attenzione sul collezionismo grafico e sulla sistematica ricognizione intorno al processo di creazione dell’apparato iconografico in ordine alle questioni riguardanti il valore del manufatto disegnativo con la funzione di elemento di documentazione storica e stilistica, cui segue (quasi sempre) la trasposizione e riproduzione calcografica. La mostra intende proporsi quale aggiornamento sullo stato degli studi cainelliani dando segnatamente conto della geografia delle riprese degli itinerari odeporici documentati nelle cinque sopraddette città fra interni, scorci e paesaggi; un altro nutrito e variegato corpus grafico (non esposto) riguarda infatti la sola Firenze – come pure Roma e Orvieto – approntato a parti – re sempre dal 1917 – e parimenti propedeutico a tavole incise (o dipinte) ove veridicità, selezione, veduta possibile, inquadratura, prospettiva e controllo dello spazio indagano il compito in vista della traduzione incisa fra seriazione e variazione. […]