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L’Archivio Diocesano di Pienza

Pubblichiamo in formato pdf l’inventario dell’Archivio Diocesano di Pienza curato dal compianto Giuseppe Chironi ed edito nel 2000 nella collana PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO – STRUMENTI CXLI del Ministero per i beni culturali.

Risultati immagini per archivio diocesano di pienzaLe oltre 600 pagine ricostruiscono la storia della diocesi pientina ed elencano tutto il contenuto degli archivi situati nel palazzo Vescovile di Piazza Pio II.

Assai utile l’indice dei nomi e dei luoghi con cui ricercare le notizie e i documenti.

Archivio diocesano di Pienza

 

Lian Yang a Pienza nel ricordo di Luzi – 22 febbraio

Incontro con il poeta Lian Yang
“Poesia – Pace e Libertà”
nel ricordo di Mario Luzi

Venerdì 22 febbraio 2019
Sala Convegni
(San Carlo Borromeo)
Ore 16.00

Saluto del Sindaco di Pienza Fabrizio Fè
Interverranno Marco Nereo Rotelli
Nino Petreni
Prof. Furio Orazio Durando e gli studenti dei Licei Poliziani
Coordina l’assessore alla cultura Giampietro Colombini

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ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA 17 febbraio 2019

PIENZA – CITTA’ DELLA POESIA INCONTRO CON IL POETA CINESE YANG LIAN

Venerdi 22 febbraio, grande appuntamento con la poesia a Pienza nella Sala Convegni Comunale, nel ricordo di Mario Luzi, cittadino onorario della città di Pio, con l’incontro con il poeta cinese Yang Lian , uno dei più noti poeti contemporanei, sul Tema: Poesia, Pace e Libertà.

Yang, già vincitore in Italia dei Premi Flaiano (1999) e Nonino (2012), giovedi prossimo riceverà a Milano nella Casa della Poesia, il Gran Premio Internazionale Janus Pannonius con la seguente motivazione: Il poeta mette in mirabile rapporto simbiotico l’antica poesia cinese con il modernismo occidentale ( Apollinaire, Pound, Zanzotto e Luzi…..). L’occasione della consegna del Premio a Milano, ha consentito di fatto, grazie alla preziosa collaborazione dei Marco Nereo Rotelli, artista internazionale, che della poesia ha fatto la ragione della sua arte e della sua vita, Vice Presidente del Centro Studi “la barca” di Pienza, nonché amico ed estimatore di Lian, il ritorno a Pienza di Yang, che già il 27 febbraio del 2016 era venuto in occasione dell’undicesimo anniversario della morte di Luzi, avvenuta la mattina del 28 febbraio 2005, nella sua casa di via Bellariva 20 a Firenze. Il quell’occasione Yang lesse in cinese, la poesia:

“Terra ancora lontana, terra arida”,

tratta dal celebre Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini.

…Passano

Su lei da borgo a borgo,

ricorda, i mercanti in carovana

ei pellegrini verso Roma

pubblicata in italiano e in cinese in una bella plaquette con un’incisione di Pietro Tarasco a cura dell’Associazione “Poesia del Mondo Mario Luzi di Mendrisio” e del Centro Studi “la barca”.

Lian Yang ha raccontato più volte che con Luzi si erano incontrati nel 1999 in Italia in occasione del premio Flajano: non si parlarono ma si strinsero la mano trovandosi affratellati nel mare della poesia, in cui tutti i poeti navigano, marinai della stessa madrelingua originaria e che si è commosso a tradurne i versi, scoprendone il doppio strato, la superficie dei campi, dei castelli, della terra e del paesaggio, ed il profondo senso spirituale del viaggio, della peregrinazione, dell’esilio, in cui ha ritrovato la propria esperienza dolorosa di distacco e lontananza. Del resto, come ha scritto giustamente Silvia Calamandrei, che segue attentamente la poesia internazionale, Luzi è un poeta ponte tra l’età dell’oro della poesia italiana e l’era della globalizzazione.

Il programma della serata, dopo i saluti del Sindaco di Pienza Fabrizio Fè, prevede con il coordinamento dell’Assessore alla cultura e Vice Sindaco Giampietro Colombini, gli interventi di Marco Nereo Rotelli, di Nino Petreni del Centro Studi La Barca, letture delle poesie di Mario Luzi e di Lian Yang da parte dello stesso poeta cinese e degli studenti dei Licei Poliziani con la guida del Prof. Furio Orazio Durando. Nell’occasione gli studenti rivolgeranno le loro domande ala poeta Yang Lian.

Con questo nuovo appuntamento la Città di Pienza, dopo gli incontri annuali del recente passato con i più importanti poeti italiani e stranieri (Adonis e Mario Bojprquez), tanto per citare gli ultimi intervenuti) si conferma Città della Poesia, un punto di riferimento Internazionale riconosciuto e ambito.

Yang Lian è un poeta cinese, Nato a Berna nel 1955, è cresciuto a Pechino, dove ha frequentato le scuole fino alle medie superiori, che ha concluso nel 1973, verso la fine della rivoluzione culturale. Come la maggior parte dei giovani cinesi in quell’epoca, anche Yang viene mandato in campagna (per rieducarsi attraverso il lavoro) e vi resta tre anni, durante i quali comincia a scrivere poesia. Nel 1989 dopo i fatti di Tienanmen fu espulso dalla Repubblica Popolare Cinese.

Dal suo volume “Dove si ferma il mare “ traduzione di Claudia Pozzana, Damocle Edizioni riportiamo la poesia

Giorno di festa

Il sole ti caccia ma l’oscurità apre i suoi cespugli

Il poeta muore in un incidente d’auto

La poesia è mutilata nel cielo stampato a colori

I rintocchi incessanti della campana sono come un folle dono

nella piccola buca del palmo i bambini sognano

di avere un serpente ibernato

mentre pallide nebbie cercano l’ingresso

la direzione opposta al paradiso non merita proprio

di essere chiamata inferno.

Francesca Petreni

 

RODRIGO BORGIA, LA PECORA NERA DI PIO II

RODRIGO BORGIA
La pecora nera di Pio II
di Fabio Pellegrini

E’ arrivato il quinto volume dedicato ai personaggi legati alla figura di Pio II; dopo Il Campano, Fabio Pellegrini si è dedicato a Rodrigo Borgia ed alla sua controversa presenza tra i cardinali “pientini” di Papa Piccolomini. Si arricchisce quindi di una nuova figura la collana dei Pieschi che ha visto, oltre al già citato lavoro sul Campano, saggi su Bartolomeo Sacchi detto il Platina, sul Cardinale Iacopo Ammannati e su Niccolò Forteguerri,

Il volume contiene una prefazione di Giampietro Colombini ed un intervento di Marco Montori; di seguito il testo del risvolto di copertina.

Forse per un malinteso senso del pudore, forse per un senso di colpa inconfessato, forse per non cedere alle tentazioni narrative da ‘grand guignol’, sempre in agguato, la presenza importante di Rodrigo Borgia a Pienza e alla corte di Pio II è sempre stata ignorata, non considerata dalla storiografia, se non nascosta, nonostante il suo bel palazzo, i suoi stemmi ben visibili, nonostante una personalità forte, un cardinalato in prima fila nella classe dirigente vaticana, la fiducia di Pio II, le sue iniziative diplomatiche importanti.
Il Borgia, un uomo del Rinascimento italiano a tutti gli effetti, al di là del bene e del male, come la maggior parte dei suoi più illustri contemporanei, che occupavano posizioni dominanti nella politica del tempo o nella gerarchia ecclesiastica. Forse è vero quanto sostengono alcuni studiosi eminenti: la storia è spesso velata dai pregiudizi e la fabbricazione ideologica finisce per condizionare anche gli archivi, le memorie e coloro che vi sovrintendono.

Il volume in formato tascabile di 128 pagine, è distribuito direttamente dall’autore.

PRESENTAZIONE DI CANONICA 8 – SABATO 15 DICEMBRE 2018

Sabato 15 dicembre 2018 alle ore 17 nella Biblioteca Comunale di Pienza, per iniziativa del Centro Studi Pientini, verrà presentato il numero 8 della rivista CANONICA

Sabato 15 dicembre 2018 alle ore 17, nella Biblioteca Comunale di Pienza, per iniziativa del Centro Studi Pientini, sarà presentato il numero 8 della rivista CANONICA (link>>).

La pubblicazione, giunta all’ottavo numero annuale, accoglie cinque articoli inediti su Pio II, Pienza e la sua storia antica e recente, oltre alle recensioni di libri e quadri su temi pientini. All’incontro saranno presenti alcuni tra gli autori degli articoli pubblicati per illustrare il proprio lavoro e le motivazioni di tanto interesse per la nostra cittadina, la sua arte ed i suoi protagonisti.

I presenti potranno visionare a acquistare tutti i numeri della rivista e avranno in omaggio il testo “PIENZA ARTE E STORIA – Indice dei nomi” curato da Aldo Lo Presti ed edito dal Centro Studi.

La rivista Canonica nasce nel 2011 come strumento di divulgazione del Centro Studi, viene pubblicata in formato digitale nel sito e viene stampata su richiesta dei lettori che seguono ed incoraggiano l’attività del Centro medesimo. E’ giunta quest’anno al settimo numero ed ha avuto oltre trenta studiosi quali autori di articoli di vario genere e argomento.

Il Centro è sorto nel 2010 per iniziativa di studiosi e ricercatori locali, che da subito hanno cercato di raccogliere, divulgare, incoraggiare e promuovere la ricerca e lo studio della storia pientina, ampliando ogni anno la cerchia dei collaboratori e delle persone interessate ai contenuti. Il sito internet del Centro raccoglie tutti i numeri della rivista ed altri articoli appositamente redatti per essere divulgati on-line, oltre alle informazioni per contattare il centro e farne parte.

La presentazione del nuovo numero della rivista si terrà nella Biblioteca Comunale gentilmente messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale; dopo i brevi saluti dei rappresentanti del Centro Studi, alcuni autori ci parleranno del loro contributo, accompagnati dalle immagini proiettate su grande schermo.

Sabato 15 dicembre 2018 – Ore 17.00

BIBLIOTECA COMUNALE DI PIENZA (SI)

segreteria@centrostudipientini.it

UN ORIZZONTE INCONFONDIBILE

Alma Giovannoni

UN ORIZZONTE INCONFONDIBILE
Memorie valdorciane di Lidia Paolucci Lorenzoni

(Canonica 8 – pag. 120)

Le pagine che seguono mi furono affidate molti anni fa dalla loro autrice. Rileggendole a distanza di tanto tanto tempo, non solo le ho gradite e apprezzate, ma mi hanno spinto a condividerle con il gruppo del Centro studi Pientini.
Contengono ricordi personali e familiari che si snodano in un arco di tempo che va dagli anni 30 agli anni 70 fornendoci, nel contempo, interessanti descrizioni della storia come della vita sociale economica e culturale degli abitanti di Pienza e della Val d’Orcia.

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AGOSTINO DATI, LA CASA DI PIENZA E I RAPPORTI CON PIO II

Giancarlo Bastreghi, Fausto Formichi

AGOSTINO DATI, LA CASA DI PIENZA
E I RAPPORTI CON PIO II

(Canonica 8 – pag. 93)

A Pienza sul fronte di un palazzetto, che si trova in Via Buia, è posto uno stemma in arenaria gialla, pietra tipica del luogo, che raffigura uno scudo in rilievo con all’interno tre sfere; al di sotto, quasi a sostegno, è scolpito un angioletto alato. Via Buia è una strada perpendicolare al Corso principale dell’abitato e rientra tra quei vicoli tipici, cosiddetti “a pettine”, che formano gran parte del tessuto spontaneo della vecchia Corsignano.

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I LIBRI PIENTINI DI ALESSANDRO PICCOLOMINI

Aldo Lo Presti

I LIBRI PIENTINI DI ALESSANDRO PICCOLOMINI

(Canonica 8 – pag. 69)

L’apporto culturale, politico-amministrativo ed artistico fornito da PioA Pienza molti sono i luoghi che ne stabiliscono la peculiare identità, e tra questi è possibile citare la biblioteca di Palazzo Piccolomini che contiene scaffali e armadi che conservano gelosamente manoscritti e documenti di «…notevole pregio».1 Un ambiente, questo della Biblioteca, che in origine, e secondo la descrizione che ce ne ha lasciato lo stesso Enea Silvio Piccolomini nei Commentari, II e dai suoi collaboratori ed intermediari nelle Marche del ‘400 è ancora oggi difficile quantificarlo. Certo è che, come sottolineato da llustri storici già da tempo, è stato spesso minimizzato, se non tralasciato, forse a causa della breve durata del suo pontificato, senza considerare la consistenza dell’opera e del messaggio che continuarono a produrre frutti molto a lungo.

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>

L’OPERA DI «SINENSES» E «PIESCHI» NELLE MARCHE DI FINE ‘400

Matteo Parrini

L’OPERA DI «SINENSES» E «PIESCHI» NELLE MARCHE DI FINE ‘400

(Canonica 8 – pag. 37)

L’apporto culturale, politico-amministrativo ed artistico fornito da Pio II e dai suoi collaboratori ed intermediari nelle Marche del ‘400 è ancora oggi difficile quantificarlo. Certo è che, come sottolineato da llustri storici già da tempo, è stato spesso minimizzato, se non tralasciato, forse a causa della breve durata del suo pontificato, senza considerare la consistenza dell’opera e del messaggio che continuarono a produrre frutti molto a lungo.

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> L’OPERA DI SINENSIS