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Notizie su Pienza ed il suo territorio, manifestazioni, eventi, mostre e iniziative culturali.

Pienza di luce per Mario Luzi

MOSTRA A PIENZA PER MARIO LUZI IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA TOSCANA

La mostra, presentata dal Centro Studi Mario Luzi La Barca, sostenuta dal Comune di Pienza, Assessorato alla cultura, ideata e curata da Giovanna M. Carli, in collaborazione con Alfiero Nino Petreni, celebra la Festa della Toscana, incardinandosi nel valore, portato avanti dalle riforme di Pietro Leopoldo, di innovazione, tradizione e comunità.
Una scelta precisa, quella del progetto, che si colloca non solo tra tradizione e modernità, ma anche e soprattutto nel rievocare l’uso delle tradizioni, il ritorno alle eredità, come forza di ispirazione, come punto di appoggio per rinnovare sia la creatività e che le responsabilità civiche di un’intera comunità.
Per questo il Centro Studi Mario Luzi La Barca propone, per rivivere quel clima di futuro e tradizione, una mostra corale, comunitaria, presentando le opere degli artisti: Mario Biagiotti, Emo Formichi, Agnese Mammana, Enrico Paolucci, Piero Sbarluzzi. La mostra è stata concepita in onore della Festa della Toscana stessa e a ricordo di Mario Luzi, scomparso il 28 febbraio 2005. Durante la serata inaugurale, nel Palazzo Comunale di Pienza, saranno lette le poesie Il seme, Mi guarda Siena, Sia detto e Ab Inferis, quest’ultima composta, come ricorda Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, in occasione della nascita della Festa stessa e contro la pena di morte.

Museo diocesano d’arte sacra
Chiesta di San Francesco
53026 Pienza (Si)
Tel. 0578 749905 – 0578 749071 (Ufficio Turistico)

martedì 28 febbraio 2017 – martedì 28 marzo 2017

Ingresso libero

Vernissage
Palazzo Comunale
Piazza Pio II, ore 17.30

Intervengono Fabrizio Fé, Sindaco di Pienza
Giampietro Colombini, Assessore alla cultura
Giovanna M. Carli, storica e critica d’arte,
ideatrice e curatrice della mostra
Alfiero Nino Petreni, Presidente del Centro Studi Mario Luzi “La Barca”
Gli artisti: Mario Biagiotti, Emo Formichi, Agnese Mammana, Enrico Paolucci, Piero Sbarluzzi

La sismicità nella terra di Pio II – CONVEGNO

logo-ordinecopiaIl prossimo 23 gennaio (lunedi, ore 9.00 – 13.30), l’Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Siena organizza a Pienza un convegno sulla tematica della sismicità e degli interventi di prevenzione realizzati. Il convegno, oltre agli iscritti, è aperto a tutta la cittadinanza e si svolgerà secondo il seguente programma:

ORE 9.00 – Iscrizione partecipanti
Saluto dell’Amministrazione Comunale e dell’Ordine Architetti PPC di Siena (Arch. Alessandro CECCHERINI)

INTERVENTI: (modera l’Arch. Rosa Maria TRENTADUE)

Dott. Alessandro AMATO_ (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) – TERREMOTI E PERICOLOSITA’ SISMICA IN TOSCANA

Arch. Giuseppe STARO_(Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio) – L’APPROCCIO CULTURALE AL PROGETTO DI RESTAURO
Linee Guida ministeriali: il caso del Duomo di Pienza

Ing. Ilario GALLINELLA_ (Studio STIG) – LE OPERE DI ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI PIENZA_

Arch. Marina GENNARI_ (Coord. Prov. Architetti Protezione Civile CNA) – ARCHITETTI E TERREMOTI: PREVENZIONE, EMERGENZA, RICOSTRUZIONE_

ORE 13.30 – Chiusura dei Lavori

PER INFORMAZIONI:Ordine Architetti Siena

Per approfondire la tematica dei terremoti a Pienza e nel territorio circostante vedi l’articolo TERREMOTI A PIENZA

 

IL CAMPANO, IL POETA DEI DUE AMORI

copertinaIL CAMPANO
Il poeta dei due amori alla corte di Pio II di Fabio Pellegrini

E’ uscito il nuovo libro di Fabio Pellegrini che integra la collana dedicata ai “pieschi”; ai saggi su Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, sul Cardinale Iacopo Ammannati e su Niccolò Forteguerri, si aggiunge la figura del Campano, poeta umanista e fedele amico dell’Ammannati e di Pio II. Con la prefazione di Giampietro Colombini ed un intervento di Marco Montori, il nuovo testo illustra il ruolo di Gianantonio Campano nelle corti rinascimentali con particolare attenzione al rapporto con Enea Silvio Piccolomini e gli altri compagni di viaggio del Papa umanista. Pubblichiamo stralci della prefazione di Colombini.

[…] Giovanni Antonio de Teolis, detto Gianantonio Campano, di umili origini ma di elevatissimo intelletto, rappresenta in modo significativo il prototipo dell’umanista: l’uomo è “faber fortunae suae”, cioè artefice del proprio destino, in quanto può costruire la propria ricchezza e la propria felicità attraverso la sua fatica, la sua intelligenza; la storia del poeta assomiglia per certi aspetti proprio a quella di Enea Silvio Piccolomini, partito dalla misera Corsignano e giunto al soglio pontificio solo in virtù della sue capacità personali e intellettive. Dopo un importante periodo di formazione culturale e politica a Perugia, il Campano, nato nel 1429 a Cavelle, piccolo villaggio di Galluccio, già allievo di Lorenzo Valla e di altri illustri letterati, diviene amico carissimo di Jacopo Ammannati, cardinale di Pavia, col quale, inviando in dono uva del suo paese, così si esprime: “E’ sana, vigorosa, non inferiore al miele imetteo. Niente di meglio produce la mia Cavelle, il Villaggio paterno reso famoso dal mio ingegno. Lì sono nato e quali siano i miei costumi ed il mio talento te lo dirà questa dolce uva che ti mando.”
Ed è grazie al rapporto con l’Ammannati che il Campano a Mantova entra in contatto con la cerchia più ristretta di Pio II, e le sue doti di prontezza di spirito e di risposta gli valsero la benevolenza del papa: è nota la scena sul Mincio, ave Pio II scambiò epigrammi con i suoi intimi, tra i quali si trovava il Campano. Il Piccolomini non scelse mai a caso o per mera opportunità i propri collaboratori nei quali sempre ricercò spiccato intelletto e apertura mentale verso i canoni umanistici e da ciascuno dei suoi sodali ottenne gratitudine, amicizia disinteressata e sincera ammirazione; se l’Ammannati ha rappresentato per Pio II l’affetto e la dedizione di un fratello, se il Forteguerri ha offerto al pontefice l’esperienza bellica e la totale fedeltà di “soldato”, se il Platina ha donato la propria conoscenza alla “causa” umanistica, il Campano deve considerarsi colui che più di ogni altro si avvicinò come approccio culturale, letterario e storia personale al pontefice pientino, ed è per questo che Pio II volle garantire al poeta prediletto i privilegi di una carica ecclesiastica “improbabile”, tenuto conto della mondanità e dell’insofferenza verso le austere gerarchie ecclesiastiche per le quali il Campano più volte si distinse. Il Campano fu anche “trait d’union” tra il defunto Enea Silvio e il nipote Francesco Todeschini Piccolomini, cardinale e futuro papa con il nome di Pio III, al quale il poeta seppe trasmettere la forza del pensiero politico e culturale di Enea Silvio Piccolomini; il breve epilogo del pontificato (venti giorni) impedì a Pio III la possibilità di dare continuità al progetto iniziato dallo zio … ma questa è un’altra storia. […]

Il volume in formato tascabile, è stato stampato dalla Tipografia Artè di Città della Pieve (PG) nel dicembre 2016 ed è composto da 100 pagine.

In copertina: Il Campano ritratto dal Pinturicchio nell’affresco della Libreria Piccolomini del Duomo di Siena in cui Pio II canonizza Santa Caterina da Siena.

PRESENTAZIONE DI CANONICA 6 – 10 DICEMBRE 2016

Sabato 10 dicembre 2016 alle ore 17 nella Biblioteca Comunale di Pienza, per iniziativa del Centro Studi Pientini, è stato presentato il numero 6 della rivista CANONICA

copertina_6La pubblicazione, giunta al sesto numero annuale, accoglie ben nove articoli inediti su Pio II, Pienza e la sua storia antica e recente. All’incontro erano presenti alcuni tra gli autori degli articoli pubblicati per illustrare il proprio lavoro e le motivazioni di tanto interesse per la nostra cittadina, la sua arte ed i suoi protagonisti.

Sono stati graditi ospiti dell’iniziativa gli studiosi di Matelica, Matteo Parrini e Rita Boarelli del Centro Studi Storici “Don Enrico Pocognoni” che hanno contribuito con due articoli alla rivista, svelando anche un inedito affresco raffigurante Pio II accolto dai delegati del Comune di Sassoferrato e alcune bolle esecutorie di diritti feudali con il sigillo papale del 1462.

La rivista Canonica nasce nel 2011 come strumento di divulgazione del Centro Studi, viene pubblicata in formato digitale nel sito e viene stampata su richiesta dei lettori che seguono ed incoraggiano l’attività del Centro medesimo. E’ giunta quest’anno al sesto numero ed ha avuto ben ventotto studiosi quali autori di articoli di vario genere e argomento.

Il Centro è sorto nel 2010 per iniziativa di studiosi e ricercatori locali, che da subito hanno cercato di raccogliere, divulgare, incoraggiare e promuovere la ricerca e lo studio della storia pientina, ampliando ogni anno la cerchia dei collaboratori e delle persone interessate ai contenuti. Il sito internet del Centro raccoglie tutti i numeri della rivista ed altri articoli appositamente redatti per essere divulgati on-line, oltre alle informazioni per contattare il centro e farne parte.

Sabato 22 dicembre – Ore 17.00

BIBLIOTECA COMUNALE DI PIENZA (SI)

segreteria@centrostudipientini.it

Anonimo umbro-marchigiano, prima metà XVI secolo, Pio II in trono con ai piedi due delegati sassoferratesi che gli consegnano le chiavi del paese, affiancato dai cardinali sassoferratesi Perotti, Oliva con accanto il suo segretario Campana cinto d’alloro, 1460 (Sassoferrato, Palazzo dei Priori)

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LA PRESENTAZIONE DEL “DE ASIA” – 22 OTTOBRE 2016

PUBBLICO INTERESSATO E COINVOLTO DALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DE ASIA DI ENEA SILVIO PICCOLOMINI

CopertinaSi è tenuta sabato 22 ottobre a Palazzo Piccolomini, per iniziativa del Centro Studi Pientini, la presentazione del volume ASIA (De Asia, 1461), nella traduzione ed edizione curata da Remigio Presenti e Manlio Sodi. Molti i partecipanti che hanno potuto visionare le antiche edizioni a stampa illustrate da Francesco Dondoli nella Biblioteca del palazzo.

La sala di Palazzo Piccolomini durante l’incontro. Da sinistra Dondoli, Carnesecchi, Colombini, Bindi, Presenti, Sodi.

L’opera è stata progettata nel 2014, in occasione del 550° anniversario della morte di Pio II, ed è stata stampata nell’Aprile di quest’anno per le edizioni IF Press di Roma, con il contributo della Diocesi di Montepulciano, Chiusi, Pienza e del Rotary International.

Francesco Dondoli illustra le edizioni a stampa del DE ASIA nella Biblioteca di Palazzo Piccolomini
Francesco Dondoli illustra le edizioni a stampa del DE ASIA nella Biblioteca di Palazzo Piccolomini

A distanza di quasi cinque secoli dall’edizione veneziana in volgare del 1544, il trattato De Asia, grazie a questo lavoro, è stato nuovamente tradotto e pubblicato in italiano. Con l’edizione-traduzione del De Europa, avvenuta nel 2010, è ora quindi possibile leggere in lingua italiana moderna le due maggiori opere di carattere storico-geografico di Enea Silvio Piccolomini

La pubblicazione del De Asia, che oltre alle note dei curatori presenta una dotta introduzione di Serge Stolf dell’Università di Grenoble e una dettagliata appendice bibliografica di Francesco Dondoli, appassionato ricercatore della figura e della storia editoriale di Pio II, intende contribuire a far si che la figura di Enea Silvio Piccolomini continui ad interpellare la cultura e le coscienze odierne. Ricordiamo che Pio II, nelle sue opere di geografia, molto apprezzate e conosciute dai suoi contemporanei (è noto che Cristoforo Colombo possedesse il De Asia, come risulta dal testo da lui annotato ora conservato a Siviglia) è mosso dall’interesse della descrizione dei siti e della storia passata, ma anche dalla possibilità di capire il mondo presente e in prospettiva i processi politici e sociali di lunga durata.

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La presentazione si è tenuta in una sala a piano terra del Palazzo Piccolomini; dopo i brevi saluti dei rappresentanti del Centro Studi Pientini del Comune di Pienza (che patrocina l’evento) e della Società Esecutori Pie Disposizioni che ospita l’iniziativa, gli autori Remigio Presenti e Manlio Sodi hanno illustrato il loro lavoro di traduzione e di ricerca. Al termine, Francesco Dondoli – nell’ampia sala della Biblioteca del Palazzo Piccolomini aperta per l’occasione – ha illustrato i testi a stampa originali delle edizioni del De Asia, tra cui la preziosa edizione del 1477 stampata a Venezia.

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Sabato 22 ottobre 2016 – Ore 16.00

PALAZZO PICCOLOMINI – PIENZA (SI)

segreteria@centrostudipientini.it

GLI ULTIMI PICCOLOMINI A PIENZA

Presentazione del volume
GLI ULTIMI PICCOLOMINI A PIENZA
Il conte Silvio, Anna e Nicolò

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Venerdì 10 giugno 2016, ore 17.30
Pienza, Cortile del Palazzo Piccolomini

Saluti
Giampietro Colombini, Presidente Fondazione San Carlo Borromeo
Vittorio Carnesecchi, Rettore Società Esecutori Pie Disposizioni, Fabrizio Fè, Sindaco di Pienza
Florio Faccendi, Presidente Banca CRAS

Interverranno
Prof. Gerardo Nicolosi, Università degli Studi di Siena,
Dott.ssa Maria Laura Pogni, Società Esecutori Pie Disposizioni e curatrice del volume

Saranno presenti gli Autori
Dott.ssa Laura Martini, Dott.ssa Maria Laura Pogni, Arch. Fausto Formichi, Prof. Fabio Pellegrini

IL “DE ASIA” DI PIO II

Progettato nel 2014 in occasione del 550° anniversario della morte di Pio II, nel mese di aprile 2016, è uscito per le edizioni IF Press di Roma, con il contributo della Diocesi di Montepulciano Chiusi Pienza, e del Rotary International, il volume Enea Silvio Piccolomini – Papa Pio II, ASIA (DE ASIA), traduzione ed edizione a cura di Remigio Presenti e Manlio Sodi.

Copertina

Il De Asia, è l’ultima opera a carattere storico-geografico di Pio II, nell’ambito di un progetto di cui era già stata scritta una parte con il “De Europa”, e “l’Historia Buhemica”. L’opera, per la prima volta tradotta e pubblicata in italiano, fu pensata dal Papa nel mese di luglio del 1461. In quel mese, infatti, Pio II, per sfuggire alla calura estiva di Roma si reca a Tivoli dove incontra Federico di Montefeltro.

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550° ANNIVERSARIO DI PIO II NELLE MARCHE

Accogliamo con piacere la recensione della pubblicazione degli atti del Convegno tenutosi a Matelica (MC) nel 2014, in occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della scomparsa di Pio II. Il volume è stato presentato il 30 aprile scorso e il nostro Centro Studi è stato contattato dagli studiosi marchigiani al fine di instaurare una possibile collaborazione. Siamo molto felici di questo contatto e ci organizzeremo per darle un seguito.

copertinaIl sogno ambizioso e mai realizzato della crociata di Papa Pio II Piccolomini, gli anni che ne accompagnarono l’organizzazione e la cultura del tempo, soprattutto nella Marca Anconitana, sono i temi centrali del nuovo volume edito dal Centro Studi Storici “Don Enrico Pocognoni” e presentato al pubblico sabato 30 aprile scorso in un incontro molto partecipato svoltosi a Matelica (Macerata). Il volume raccoglie gli atti scritti dai dodici relatori marchigiani che hanno contribuito alle celebrazioni svoltesi nel 2014 per i 550 anni del transito di Papa Pio II nella Marca Anconitana, diretto ad Ancona, dove poi lo colse la morte il 14 agosto 1464. Matelica, nota per il suo celebre Verdicchio e spesso identificata solo come la patria del fondatore dell’Eni Enrico Mattei o di letterati come lo scrittore Libero Bigiaretti, grazie a questi studi si riscopre, nella sua storia millenaria, al centro di una fitta rete di scambi che la resero ricca ed una delle principali piazze nell’ambito del commercio dei pannilana in Europa, sia pure stretta tra l’industriosa città di Fabriano ed i temuti confini del Ducato di Camerino.

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